Noi ancora siamo là

Noi ancora siamo là
su quelle rocce,
e le rondini posate sulle nostre spalle
non potranno più staccarsi.

Le urla dilaceranti di una donna morente
dissanguano il tempo.

La brezza ci è amica
e le labbra sono state folgorate
nell’atto del sorriso
dal verde bottiglia dell’acqua.

Noi siamo ancora là,
roccia contro roccia
mare nel mare
corpo contro corpo,
a ridere
dal senso di vita collassati
alla non vita,
confinati nell’atemporale
dove il rosso non è rosso
e tu non sei più tu.

Stagliato e netto nelle linee
l’uccello si confonde, diventa cielo.

Gli occhi schiariscono nella nebbia,
pietrificano pure le lacrime.

Ancora là
e la luce diventa oscurità
e vaghiamo eternamente immobili
e l’azione appassisce
relegata nella storia dell’uomo.

Il sorriso ci difende
dall’attacco del buio,
e il canto delle rondini
è scolpito nell’aria
con l’urlo rotta della donna morente.