La tristezza stringe un nodo

La tristezza stringe un nodo
alla gola,
l’acqua, che scende filiforme
da un cielo malato, continua
e non cessa.
Il freddo della notte del mondo
lo sento pesante in tutte le parti,
nel corpo, nelle scarpe allagate,
nelle calze inzuppate, nel cuore
che geme imparando, in tutte le porte
e finestre di questa città che respingono
senza nemmeno guardare.
Mi faccio amica la pioggia e il freddo
per non rimanere isolato
e nell’illusione rotta e sventata
dalle raffiche di grandine
mi ritrovo lumaca senza guscio
che ritira le antenne
e aspetta sotto un balcone
che la notte trascorri in fretta.