La linea di confine degli orizzonti
con davanti il nulla il buio l’ignoto
sconosciute possibilità di forme
in cui non c’è il bene nè il male
il prima e il poi il quà e il là.
Su questa frontiera dell’universo
tremante m’affaccio con alle spalle
la storia e il senso, il lavorio di miliardi
d’uomini in migliaia di secoli*.
I vicoli dalle fioche luci e le larghe accecanti
strade delle metropoli neanche si vedono
tra le luminarie di stelle, polveri cosmiche
e riflessi di pianeti in cui tempeste di sabbie
e fuochi inverosimili bruciano aria e terra
e freddi polari agghiacciano.
* Il rischio che turro si sperda inghiottito.Ciò nonostante è importante distinguere il bene dal male,la gioia dalla sofferenza,la giovinezza e la vecchiaia.Non discende tutto ciò da un Dio ma dal bisogno degli uomini. Alla fine il nostro sole, e con esso il nostro universo, cesseranno d’esistere, diventando prima stella nana e poi buco nero.