Il filobus gremito d’esistenze

Il filobus gremito d’esistenze
Si fa strada nella confusione serale
Della città. Ammassati ci guardiamo
Sconosciuti abitanti dello stesso pianeta
Leggendo sui volti i segni familiari della vita
In questo accidentale incontro.
Gli occhi di una bimba sbocciante
Si posano sui tuoi e turbato li sfuggi.
Il magico mondo dell’infanzia
S’apre nei tuoi ricordi infiorita gemma
D’azzurro ed ora il puro sguardo
Commisura la tua innocenza
E avverti nella stanchezza delle palpebre
Il fluire fatale del tempo.

1971