Folate di vento trascinano

Folate di vento trascinano
Le foglie accartocciate
Lontano dagli alberi.
La morta stagione respira
Stasera il vento del lago.
Con i piedi affossati sulla sabbia
E nell’orecchio la cantilena
Che l’onda scioglie sulla battigia
Ci raccontiamo il nostro passato,
Tu l’estate dai capelli di grano
Dagli occhi di mare
E dalla pelle calda e scura di sole
Vieni con l’autunno.

Anche se tutte le poesie sono state scritte
Ripeto a te stanotte la nascita dell’amore.

Verona, autunno 1976