Emily

Etre, apprendre à me connaitre, gardar les yeux ouvert
et n’etre rien q’un etre pour aimer jusqu’à la mort et au
délà peut- etre. Mes jours passent mes nuits pleurent
et pleure le vent. Ma raison sembler se meurt comme meurt
le temps et c’est un mort que je regrette tant et tant car sans toi ma vie s’arrete et je t’attends
Charle Aznavour Your Emily

Non vedo l’ora d’arrivare
vederti stringerti le mani e tra le braccia,
penetrare i tuoi occhi neri e misteriosi .
A quest’ora dormirai
a quest’ora la tua immagine erompe nei miei pensieri
al ritmo metallico del treno che corre verso il giorno
come io corro verso te.
Succederà ancora l’amore,
ancora il cuore tornerà a fremere desiderio e paura,
questo cuore antico di secoli e giovane d’inizi.
I giorni trascorrono pienissimi di lavoro, di tempo
e mente ad altri dedicata fuorché a noi stessi,
inseguiti da necessità diverse ma uguali nelle privazioni.
Succederà l’amore succederà il cambiamento
succederanno gli sconvolgimenti
arriverà la gioia
colombe voleranno dalle nostre menti
sui bianchi cotoni dell’azzurro danzeremo
con l’ebbrezza delle vorticose altezze e profondità
attraversate nella vita.
Lo immagino il profumo della tua pelle
lo immagino il mondo dei tuoi desideri
vorrei accarezzare e sentire la tua pelle
vorrei essere io il mondo dei tuoi desideri.
Lontana e vicina tu sento
come il vento che porta allontana e riporta
odori.
Mi piacerebbe vederti nella tua terra d’Africa del Nord
invasa dal sole
dove il tempo segue altre cadenze.
Mi piacerebbe vederti musulmana intenta ai riti
obbediente alle regole senza tempo
come il deserto,
mi piacerebbe averti in una splendida spiaggia
del Mediterraneo africano,
esplorarti come un continente nella Geografia
e nelle dimensioni mentali.
Ho fame di te ho sete di te
ti desidero pane e acqua
aria essenziale ai polmoni della terra.
Di giorno e di notte ti respiro,
tieni i miei sentimenti che vagano senza pace
scottati nei piedi da sabbie roventi
secchi nelle arse fauci,
deliranti d’ acqua.
Eppure in profondità amata ti dispero
come in questa notte di treno
come in altre notti d’aereo
come in tante notti d’albergo.

Roma, 1994