Con la musica nel cuore danzando
ti vengo incontro, porto con me tutto il peso
delle sofferenze per il lungo distacco e so
che di nuovo mi lascerai
a guardarti fuggire dal finestrino
del treno in corsa verso il buio della notte
così come ti ho vista arrivare in questo mattino
azzurro e caldo d’estate, dono precario.
Nel gioco di lontananza e vicinanza
di arrivi e partenze, di valigie che vanno
e vengono da paese a paese
di esultanze e depressioni
giochiamo l’amore,
ma la vita si consuma in ogni dove
e accadrà che nella confusione di linguaggi
e case, nuove persone ci forgeremo
e nuovi amori vivremo.