Ferisce il tuo urlo

Ferisce il tuo urlo
di freno sull’acciaio,
penetra con lampi
il ventre della notte.

Ammassi d’aria
Sposti,
vortici e risucchi
crei
lento e pesante
poi leggero e veloce.

Per chi ti osserva
il tuo destino
è perderti
puntino all’orizzonte
nell’infinità dell’anima.

Verona, 13/04/77