Un vecchio ragazzone

Un vecchio ragazzone
pieno d’amore e di vita
quanto più esse
gli si siano negate.

Dal suo volto
tra il pelo canuto, nero lucente e grigio,
gemmano spaccati gli occhi
dalla notte della vita.

Amano perché non possono amare.

Vagano, s’attaccano, rivolano
destinati nella verde notte
a rimanere vento
che ulula la colpa per sempre
d’esser nato
con fresche parole d’amore
che traspirano la profonda quiete del mare
quasi a tramutarsi nell’illusione
infondendo cataplasmi
alle ferite degli altri,

come di chi ha giurato patto d’amore eterno
che non potrà mai confessare
e ha raggiunto alfine la calma
superficie riuscendo da acque bollenti.

Nell’aria il canto è sempre dolce
e fondo di chi non ha ciò che canta e lo vede passare.
Il tuo desiderio porta un nome ed è per perderlo
che cerchi altri nomi in cui non lo ritrovi
e vaghi nell’impossibile liberazione.


Verona, 24/07/78