Non ha volto né occhi né voce né spazio,
non ha pensieri, solo un grave silenzio
non interrotto da respiri,
è buio è vuoto è assenza,
non c’è, ma è ubiquitaria,
la sentiamo riferita,
la diciamo e ne parliamo.
Quando la vediamo
sentiamo un formicolio salire
che rizza i peli del corpo
e scappiamo appena possibile.
Lei, l’invisibile, distrugge tutti nel tempo.
Siracusa, 30/09/75