Le vetrine brillano di merce esposta

Le vetrine brillano di merce esposta
sui marciapiedi dove passanti
continuamente scorrono
e le coppie si stringono
contro il freddo.
Dai balconi
vetrate di luci traspaiono
calde intimità,
rare e sperdute in alti grattacieli.
La solitudine echeggia
nelle particelle dell’aria serale
alle folate dei bus e delle macchine,
grigia memoria di cose non fatte
che assale la corazza del cuore.
Io cammino sul largo marciapiede
e cerco quello che non so
inseguendo fantasmi sensazionali
che volano tra le insegne luminose
delle reclami affollanti il cielo,
entro in grandi magazzini
confondendomi con individui che fanno
la spesa o comprano il dentifricio o lo shampoo,
senza avere nulla da comprare
e giro strade su strade,
attraverso ortofrutticoli e parrucchieri,
passo per le banche serrate da saracinesche
e campanelli d’allarmi
e mi commuovo vedendo una bambina
che ride al pupazzo di Babbo Natale
e su due occhi castani più luminosi dei neon
adagio la stanchezza di questa sera.