Echi d’altra vita a me giungono

Echi d’altra vita a me giungono
se guardo da questa sipala
lo scoscendere della campagna alla saia
e poi il ripido risalire all’orizzonte.
M’aggiro tra grigi ulivi
e salgo sui mandorli ch’aspettano
ridenti d’esser abbacchiati
da invisibili mani.
Le vette delle montagne
lanciano le mie grida all’azzurro
che s’iscurisce
e le zolle dissepolte dall’aratro
nella luce del sole
riflettono le vicissitudini dei poeti
creatori di vita
dalla vita travolti.