Curriculum Scientifico sintetico

Gaetano Interlandi

Nasce a Floridia nel 1949. Nel 1974 si laurea in Medicina all’Università di Catania, nel 1979 si specializza in Neurologia presso l’Università di Padova, sede staccata di Verona, e nel 1984 si specializza in Psichiatria all’Università di Verona. Lavora all’Ospedale psichiatrico di Verona dal 1975 al 1980 e dal 1980 al 1982 dirige il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Ospedale di Ceglie Messapico (BR).

Dal 1982 a tutt’oggi Dirige il Dipartimento di Salute Mentale di Caltagirone, tranne un’ intervallo di sei mesi nel 1985, in cui ritorna a lavorare a Verona, presso la Clinica psichiatrica dell’Università. La sua formazione professionale è avvenuta a Verona col Prof. Antonio Balestrieri, Michele Tansella, Orazio Siciliani, dove ha tratto importanti e numerosi stimoli. L’Università di Verona negli anni 70-80 è stata una palestra in cui hanno tenuto seminari e si sono confrontati importanti studiosi e ricercatori internazionali ( J. Jablensky, L. Ciompi, Mara Selvini Palazzoli, Paolo Tranchina, ecc.).

Convinto assertore della necessità del superamento degli Ospedali psichiatrici sin dal 1975 aderisce al movimento di Psichiatria Democratica, fondato da Franco Basaglia nel 1974 e segue da vicino l’esperienza di superamento dell’ospedale psichiatrico di Trieste, delle alternative che Basaglia e il suo gruppo realizzano e che diventeranno il punto di riferimento essenziale della legge che nel 1978 chiude definitivamente i manicomi in Italia.

A Caltagirone, realtà in cui nel 1983 ancora c’è molto ben poco nell’ assistenza psichiatrica, ha la possibilità di costruire gradualmente una ricca rete di servizi territoriali e una modalità di prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie più gravi, in cui vengono coinvolte tutte le Istituzioni sociali del territorio (comuni, scuole, privato sociale e imprenditoriale, volontariato, associazioni di familiari, ecc.).

Caltagirone diventa esempio e punto di riferimento come si possa curare e assistere anche le persone gravi mantenendole nel sociale e facendole diventare una risorsa, per la Comunità, e non un peso, come sarebbero diventate se istituzionalizzate in strutture sanitarie.

Avvia iniziative che danno possibilità e opportunità sia agli utenti del servizio ma anche agli altri cittadini, di esprimersi attraverso l’arte: Premio nazionale di Poesia “Sandro Normanno”, atelier di creatività, laboratorio di scrittura creativa, ecc..

Ha fatto numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.